Storia del lavoro femminile in Italia: tesina maturità

Lavoro approfondito sul ruolo delle donne nel mondo del lavoro dall'Ottocento ad oggi. Tesina maturità sulla storia del lavoro femminile in Italia (42 pagine formato pdf)

Appunto di stefaniafontana82

STORIA DEL LAVORO FEMMINILE IN ITALIA: TESINA MATURITA'

Il ruolo della donna nel mondo del lavoro.

Qualsiasi cosa facciano le donne, devono essere almeno due volte più brave di un uomo per essere considerate brave quanto lui. Per fortuna questo non è difficile”. (Charlotte Whitton).
Prefazione - Una delle caratteristiche salienti che contraddistinguono il periodo contemporaneo è il profondo cambiamento del ruolo svolto dalle donne nella società dei paesi più ricchi, infatti le donne che lavorano sono molte di più che in passato, anche se non sono aumentate ovunque nella stessa misura.
Per molti secoli la funzione femminile era sempre stata ben delineata: la donna si occupava della famiglia; il suo ruolo era quello di far crescere i figli, far funzionare la casa e occuparsi soltanto di ciò che aveva a che vedere con queste due realtà. Lo svolgimento di un lavoro era essenzialmente compito degli uomini, anche se capitava frequentemente che le donne aiutassero gli uomini nei lavori dei campi, o contribuissero alle entrate della famiglia facendo piccoli lavoretti domestici.

Il lavoro nella storia: tesina maturità

 

IL LAVORO DELLE DONNE NEL TEMPO

Con l'affermarsi della Rivoluzione Industriale, le donne iniziarono a entrare nelle fabbriche e ricoprire anche mansioni faticose, di solito appannaggio degli uomini, ma i lavori offerti alle donne erano sempre di scarso pregio, pesanti e per di più retribuiti meno di quelli maschili.

Con l'avvento dell'epoca moderna e i cambiamenti che la società ha subito, specialmente dal dopoguerra a oggi, le donne hanno avuto più possibilità di studiare e di prepararsi ad affrontare il mondo competitivo del lavoro. Esse hanno cominciato a scorgere nuove prospettive che non fossero le solite, tradizionali, generalmente imposte dalla famiglia: il matrimonio, i figli, la cura della casa. Così, dapprima timidamente e poi in maniera sempre più vistosa, le donne hanno iniziato a svolgere ruoli professionali reputati un tempo ''da uomini'': notaio, poliziotto, magistrato, vigile, medico, ecc.

Le donne e il lavoro nella storia: riassunto

 

IL LAVORO DELLE DONNE OGGI

Conseguentemente è cambiata anche la mentalità delle famiglie in generale e oggi molte ragazze sono incoraggiate a proseguire gli studi e a non smettere di lavorare nemmeno quando hanno dei bambini. Naturalmente non è stato lo stesso ovunque: in molte regioni meridionali del nostro Paese sopravvivono ancora mentalità di tipo antiquato e tradizionalista che tendono a considerare ancora la donna esclusivamente come la ''regina della casa''.
Inoltre occorre osservare che in quelle zone dove è maggiore la percentuale di persone disoccupate, esse sono per buon numero donne e tuttavia le opportunità di lavoro per queste restano molto inferiori e meno vantaggiose rispetto a quelle degli uomini. Le donne si muovono in un mondo del lavoro che non è ancora pienamente favorevole alla presenza o quantomeno alla loro presenza stabile, specie se in ruoli di responsabilità e potere.
Anche se la società italiana è ormai abituata a vedere le donne un po’ ovunque, molti ancora non si capacitano di vederle in certi mestieri considerati poco adatti alle donne o in certi ruoli ritenuti più adatti agli uomini (la stampa e la televisione riportano sempre con enfasi le notizie che riguardano la presenza di donne ai vertici di grande aziende).

Le donne nel 900: tesina maturità

 

EMANCIPAZIONE FEMMINILE NELLA STORIA

Inoltre è ancora piuttosto diffusa l’opinione secondo cui il lavoro delle donne è solo aggiuntivo rispetto all’occupazione del marito; in effetti gli uomini hanno una capacità di guadagno molto maggiore rispetto alle donne in quanto le retribuzioni maschili sono mediamente più elevate di quelle femminili anche a parità di prestazione e sono soprattutto loro a svolgere le professioni maggiormente remunerative e ad occupare i ruoli di responsabilità a cui sono associati compensi superiori.