L'armonia del silenzio: tesina maturità

Il silenzio: tesina maturità sulla concezione del silenzio sia in ambito artistico letterario, le opere di Edvard Munch e Samuel Beckett, sia in ambito scientifico, il progetto della camera anecoica e la recente trasposizione sonora della radiazione cosmica di fondo (7 pagine formato doc)

Appunto di giadadimple

IL SILENZIO: TESINA MATURITA'

Argomento trattato: Partendo da un brano musicale (4' 33'' di John Cage) tratto il silenzio come condizione del suono e come materia sonora.

Il silenzio si rivela un mezzo espressivo pieno di potenziale significato.
L'armonia del silenzio.
« Non hanno capito. Non esiste il silenzio. Alcuni credevano fosse silenzio, poiché ignoravano come ascoltare, in realtà c’erano tantissimi suoni accidentali. Durante il primo movimento si poteva sentire il vento che soffiava dall'esterno.
Durante il secondo movimento gocce di pioggia cominciavano a picchiettare sul tetto, e durante il terzo la gente stessa produceva ogni genere di suono interessante parlando o uscendo dalla sala. » John Cage parlando alla prima esecuzione di 4′33″.
« Cerco di pensare a tutta la mia musica posteriore 4'33 come a qualcosa che fondamentalmente non interrompa quel pezzo. »
Premessa:

Tesina sul silenzio, liceo classico

 

IL SILENZIO IN FILOSOFIA

Con la volontà di andare anche oltre gli elementi scolastici affrontati durante l'anno, illustrerò, durante questo mio percorso tematico, la concezione di silenzio secondo Edvard Munch e Samuel Beckett e la riproposizione di tale concetto nelle loro relative opere. Procedendo poi con un analisi di sfera prevalentemente scientifica, analizzerò la dimensione sonora e le sue caratteristiche fisiche approfondendole, poi, nella descrizione della camera anecoica: un invenzione che ha permesso di eliminare quasi completamente la rifrazione e la riflessione sonora creando un ambiente totalmente silenzioso. Infine, approfondirò per contrasto il concetto di silenzio in Scienze, partendo da una breve descrizione della nascita dell’universo per poi esaminare la scoperta della radiazione cosmica di fondo, un’onda che fin dalla nascita dell’universo pervade l’intero cosmo, il quale recentemente (17 Marzo 2014) , si è rivelato non silenzioso ma bensì pervaso da un suono quasi simile al timbro di un basso.

Le dimensioni del silenzio: tesina maturità

 

IL SILENZIO NELLA LETTERATURA

Tesi: Con il brano di Cage vado a dimostrare che il silenzio può portare all'ascolto dell'ambiente circostante, rivelandosi, in questo modo, come un'apertura totale nei confronti del sonoro e su questa base è possibile intendere ogni suono come una piccola opera musicale. Cage ha infatti rivoluzionato il concetto di ascolto musicale, ha cambiato l'atteggiamento nei confronti del sonoro, ha messo in discussione i fondamenti della percezione. Con questa consapevolezza sono io stesso a decidere che ciò che ascolto è musica e che può potenzialmente trasformarsi in opera artistica.
Storia dell’Arte: L’espressionismo è un movimento artistico sviluppatosi prevalentemente in Germania e nell’Europa Settentrionale approssimativamente tra il 1905 e il 1925. L’arte viene intesa come mezzo per esprimere idee e stati d’animo dell’artista nella realtà che lo circonda senza alcun tipo di filtro tecnico-artistico, bandendo quindi la tecnica prospettica e chiaroscurale. Questo movimento si presenta in ferrea opposizione all’Impressionismo in quanto la realtà oggettiva va ad esprimersi nella coscienza soggettiva dell’artista, in cui prevalgono ovviamente anche ideali politici, sociali e dialettici, in stretta relazione con la realtà dell’artista. Dal punto di vista formale l’artista dipinge con colori violenti, con forme sommarie e angolose, andando a rappresentare attraverso una tale violenza espressiva un grido di dolore contro la società borghese che tenta di fare breccia nelle coscienze.

Il silenzio: tema

 

IL SILENZIO IN STORIA

Il più degno rappresentante di questo movimento e Edvard Munch, nato a LØten, in Norvegia, nel 1863. Eventi traumatici caratterizzarono la sua vita: la morte della madre e della sorella, caratterizzando fin da subito i suoi quadri da solitudine, angoscia esistenziale per la crisi dei valori etici, morali e religiosi, nonché una perenne incertezza verso un futuro alienato. Munch trascorre alcuni anni a Berlino dove conoscerà una cerchia di intellettuali e letterati attraversi i quali si appassionerà alla filosofia di Kierkegaard, Schopenhauer e Nietzsche.  Munch ha l’occasione di avvicinarsi alle opere di Gauguin, che segnarono molto l’animo turbato dell’artista, tanto da influenzarlo molto nella creazione di un nuovo linguaggio simbolista e sintetista.
Dove il suo simbolismo si fa più pregnante e il suo messaggio sempre più angosciato è senza dubbio “Il grido”.