Iconografia del “Christus triumphans” e del “Christus patiens”
Appunto inviato da sarah1987
Approfondimento di storia dell'arte medievale sulla figura del christus triumphans e patiens nell'arte romanica, bizantina e gotica (11 pagine formato doc)
La
pittura italiana del Duecento.
Così come l'architettura e la scultura, anche la pittura è
strettamente legata alle tradizioni culturali della zona in cui si
sviluppa. Sono essenzialmente tre le forme d'arte che si sviluppano
in questo periodo: la pittura, il mosaico e la miniatura. Gli
affreschi ricoprono le pareti interne ed esterne delle chiese e le
vele delle volte a crociera; le tempere su tavola, invece, vengono
appese negli archi trionfali o sopra all'iconostasi; i mosaici,
infine, decorano gli intradossi degli archi e le absidi. L'arte
musiva raggiunge la sua massima espressione a Venezia e in Sicilia,
luoghi in cui è presente un forte contributo di numerosi maestri
greco-bizantini; in Spagna e Toscana, al contrario, prevale la
pittura lignea; le miniature, invece, sono diffuse omogeneamente in
tutta Europa e sono prevalentemente realizzate da monaci benedettini
o certosini.
Circoscrivendo l'ambito dell'approfondimento alla pittura italiana, si individuano come principali le correnti pittoriche legate alle scuole fiorentina, senese e romana i cui maggiori rappresentanti sono Cimabue, Duccio, Giotto e Simone Martini.
Christus triumphans e Christus patiens. Sebbene in epoca romanica la pittura in Italia presenti ancora elementi di continuità con l'arte greco-bizantina, iniziano a cambiare i contenuti delle opere e le loro finalità rappresentative. In particolare, nell'Italia centrale si diffonde una nuova forma di rappresentazione fino ad allora mai utilizzata: il crocifisso; le croci potevano essere dipinte direttamente su un supporto ligneo oppure su pergamene o cuoio che in seguito venivano applicati sul legno sagomato a forma di croce
Circoscrivendo l'ambito dell'approfondimento alla pittura italiana, si individuano come principali le correnti pittoriche legate alle scuole fiorentina, senese e romana i cui maggiori rappresentanti sono Cimabue, Duccio, Giotto e Simone Martini.
Christus triumphans e Christus patiens. Sebbene in epoca romanica la pittura in Italia presenti ancora elementi di continuità con l'arte greco-bizantina, iniziano a cambiare i contenuti delle opere e le loro finalità rappresentative. In particolare, nell'Italia centrale si diffonde una nuova forma di rappresentazione fino ad allora mai utilizzata: il crocifisso; le croci potevano essere dipinte direttamente su un supporto ligneo oppure su pergamene o cuoio che in seguito venivano applicati sul legno sagomato a forma di croce