Art nouveau
Sintesi della nascita dell'art nouveau (1 pagine formato doc)
L’industrializzazione della seconda metà del XIX secolo non portò sempre i frutti desiderati.
Numerose attività artigiane, infatti, andarono a morire per la concorrenza spietata dell’industria; le campagne si spopolarono e le città, che con il miraggio di un lavoro avevano richiamato un’immensa massa di manodopera contadina, si trovarono assolutamente impreparate ad accogliere in modo dignitoso i nuovi venuti, urbanizzatosi per necessità.In tal modo l’uomo fu doppiamente beffato. In primo luogo perché venne costretto ad abbandonare le proprie radici con una conseguente perdita d’identità; in secondo luogo, poi, perché il lavoro che gli veniva concesso era una massacrante fatica quotidiana alla quale non facevano riscontro né un salario equo, né un’attività gratificante, come potevano essere quelle dei contadini e degli artigiani.
Il lavoro in fabbrica, infatti, al quale erano addette in misura sempre crescente anche le donne, si dimostrava ripetitivo e alienante. Per giunta la produzione industriale di serie era scadente e priva di ogni pregio.
Si sentiva, negli ambienti artistici, la necessità di un cambiamento radicale che riconsiderasse le finalità stesse del lavoro operaio e la qualità dei manufatti industriali.
Fu William Morris a fare il grande passo in tale direzione. Nato a Walthamstow nel 1834, Morris studiò a Oxford, dove conobbe Sir Edware Burne-Jones, un pittore preraffaellita, al quale restò legato da una profonda amicizia per tutta la vita. Fu egli stesso un pittore. Ma come pubblicista, decoratore e grafico. Nel 1831 aderì al socialismo, da lui inteso in modo utopistico. Morì ad Hammersmith nel 1896.