Espressionismo e Edvard Munch

Tesina di storia dell'arte sull'Espressionismo e su Edvard Munch (5 pagine formato doc)

Appunto di sicagiuseppe

ESPRESSIONISMO E EDVARD MUNCH

Espressionismo.

L’espressionismo è la corrente culturale che, sorta in Germania all’inizio del 900 come reazione all’impressionismo e al naturalismo e affermatosi in origine nel campo delle arti figurative, si estese poi alla letteratura, alla musica e al cinema, proponendo una rivoluzione del linguaggio che contrapponeva all’oggettività dell’impressione la soggettività dell’espressione. L’Espressionismo interessò tutte le arti ed ebbe come campi privilegiati la pittura e il teatro, anche se lasciò creazioni di alto livello anche alla lirica e ai poeti .
La critica ha riconosciuto da tempo la difficoltà di dare una definizione esauriente di questo movimento, a causa delle molteplicità dei suoi aspetti ed anche quella di fissarne i limiti cronologici (sette anni prima e sette anni dopo la prima guerra mondiale). Certo è che l’Espressionismo ebbe vita breve ed intensa, ma difficilissima, tragicamente difficile. Molti dei poeti ed anche dei pittori dell’espressionismo perirono giovanissimi nella prima guerra, altri assassinati dalla reazione nazista. Fra le tante definizioni che se ne possono dare, ricordiamo quella dello scrittore tedesco Kasimir Edschmid, che vi dedicò un saggio intitolato "Sull’impressionismo in lettura" e quella del latinista Antonio la Penna che ha individuato tre poesie espressioniste in Orazio.         

Espressionismo e Edvard Munch: riassunto

EDVARD MUNCH ESPRESSIONISMO TEDESCO

La prima definizione "L’espressionista guarda, l’espressionista vede" ci consente di avere un’idea per contrapposizione: a differenza dell’impresisonista, la cui anima si localizza nell’occhio, l’espressionista vede senza doversi servire degli occhi, vede a prescindere da ciò che gli occhi e gli altri sensi gli possono offrire, perché vede prescindendo dalla realtà esteriore perché dotato di una propria visione interna. Egli è artista in quanto veggente. La seconda definizione (che vede nell’espressionismo la "esasperazione violenta dell’espressione") ne coglie certamente una caratteristica peculiare, ma nello stesso tempo lo presenta non come categoria storica, bensì come categoria psicologico-formale, in pratica come atteggiamento dello spirito che può presentarsi in epoche diverse. L’identità dell’espressionismo è probabilmente da ravvisare in una contraddizione insanabile fra opposte tendenze che affondano le proprie radici nella situazione della Germania in cui convivono arretratezza sociale e politica e impetuoso sviluppo capitalistico. Spirito comunitario e individualismo esasperato, fede nella ragione umana e aperture irrazionalistiche verso la trascendenza, supremazia dell’intelletto sul sentimento ed esaltazione dell’emotività e dell’istinto si intrecciano così nell’espressionismo in una convinzione irrisolta che determina la contraddittorietà delle sue posizioni, l’impossibilità di fissare una poetica nuova, un programma teorico preciso.

EDVARD MUNCH BIOGRAFIA

Edvard Munch. Edvard Munch (1863-1944) è senz’altro il pittore che più di ogni altro anticipa l’espressionismo, soprattutto in ambito tedesco e nord-europeo. Egli nacque in Norvegia e svolse la sua attività soprattutto ad Oslo. In una città che, in realtà, era estranea ai grandi circuiti artistici che, in quegli anni, gravitavano soprattutto su Parigi e sulle altre capitali del centro Europa.
Nella pittura di Munch troviamo anticipati tutti i grandi temi del successivo espressionismo: dall’angoscia esistenziale alla crisi dei valori etici e religiosi, dalla solitudine umana all’incombere della morte, dalla incertezza del futuro alla disumanizzazione di una società borghese e militarista.