Le piramidi e la geometria
Ricerca approfondita sulle applicazioni della geometria antica sulle piramidi più famose, con relative analisi (3 pagine formato doc)
Premettiamo
che le poche conoscenze della matematica Egizia arrivate a noi sono
molto confuse.
Oltre alla constatabile conoscenza della geometria e l'abilità di costruzione visibile nelle piramidi, le conoscenze egizie che arrivano ai nostri tempi sono costituite da papiri, scritti da scribi, che illustrano in parte i complicati metodi di calcolo di essi.
Infatti, secondo questi documenti, gli egizi passano da conoscenze matematiche di base, utili al massimo per costruire le mastabe, antenate delle piramidi, a conoscenze che permettono di costruire "imperfette" piramidi a gradoni, fino a raggiungere la perfezione nelle piramidi a facce lisce in circa seicento anni, cosa che, anche ragionando sullo sviluppo tecnologico del resto del mondo (a parte i Babilonesi e zone limitrofe il resto del mondo era circa tutto fermo all'Età del Rame), sembra assai improbabile.
Gli studiosi della matematica antica, in più, hanno constatato che nella piramide di Cheope il valore di pi è corretto , mentre nel papiro di Rihnd (papiro risalente a epoca successiva) il valore di pi è approssimato a 3,16. Ciò si potrebbe spiegare solo con una necessaria approssimazione ai fini di rendere più facile il calcolo della superficie del cerchio che, con il valore esatto di pi, si sarebbe rivelata troppo difficile e soprattutto non applicabile su delle superfici reali.
Comunque molti metodi e tecniche degli antichi sono e rimarranno a lungo un mistero per noi..
Oltre alla constatabile conoscenza della geometria e l'abilità di costruzione visibile nelle piramidi, le conoscenze egizie che arrivano ai nostri tempi sono costituite da papiri, scritti da scribi, che illustrano in parte i complicati metodi di calcolo di essi.
Infatti, secondo questi documenti, gli egizi passano da conoscenze matematiche di base, utili al massimo per costruire le mastabe, antenate delle piramidi, a conoscenze che permettono di costruire "imperfette" piramidi a gradoni, fino a raggiungere la perfezione nelle piramidi a facce lisce in circa seicento anni, cosa che, anche ragionando sullo sviluppo tecnologico del resto del mondo (a parte i Babilonesi e zone limitrofe il resto del mondo era circa tutto fermo all'Età del Rame), sembra assai improbabile.
Gli studiosi della matematica antica, in più, hanno constatato che nella piramide di Cheope il valore di pi è corretto , mentre nel papiro di Rihnd (papiro risalente a epoca successiva) il valore di pi è approssimato a 3,16. Ciò si potrebbe spiegare solo con una necessaria approssimazione ai fini di rendere più facile il calcolo della superficie del cerchio che, con il valore esatto di pi, si sarebbe rivelata troppo difficile e soprattutto non applicabile su delle superfici reali.
Comunque molti metodi e tecniche degli antichi sono e rimarranno a lungo un mistero per noi..