Vita e opere di Leonardo da Vinci

Tesina sulla vita e opere di Leonardo da Vinci: periodo fiorentino, periodo milanese, gli anni della maturità, i codici e il metodo di Leonardo scienziato, l'eredità (4 pagine formato doc)

Appunto di venus1133

VITA E OPERE DI LEONARDO DA VINCI

Leonardo Da Vinci.

Nella storia della cultura Leonardo Da Vinci rappresenta un caso irripetibile di artista innovatore, ai vertici della pittura del suo tempo; di tecnologo e ingegnere costantemente rivolto alla creazione di macchine, congegni e installazioni di grande praticità.
L’ epoca in cui vive Leonardo è sicuramente tra le più stimolanti, tra le più ricche di fermenti innovativi e creativi. L’ invenzione della stampa, insostituibile strumento di diffusione della cultura, la scoperta di nuovi mondi, di nuove civiltà, sono solo alcune tappe di quel periodo della storia in cui va intesa la vita di Leonardo.
Non si sa nulla della primissima attività di Leonardo, però si sa che è nato nel 1452 a Vinci, un paesino vicino Firenze. L’ ambiente artistico fiorentino, e in particolare la bottega di Andrea Verrocchio dove tra il 1469 e il 1478 si svolge il suo primo apprendistato, sono di fondamentale importanza per la successiva attività.

LEONARDO DA VINCI VITA

A Milano, stimolato dalla cerchia di letterati, artisti e scienziati, si immerge con passione negli studi di matematica, anatomia, ottica, meccanica, idraulica, botanica. Gli anni successivi al soggiorno milanese, vedono gli interessi di Leonardo espandersi sempre più in invenzioni, progetti, disegni, appunti e annotazioni sui più svariati argomenti. Il maestro continua a dedicarsi alla pittura, egli conserverà la più significativa opera pittorica, risultato di tutte le sue ricerche artistiche e scientifiche: La Gioconda.

Leonardo da Vinci: riassunto

LEONARDO DA VINCI: OPERE D'ARTE

Periodo fiorentino. Leonardo nasce a Vinci il 15 Aprile 1452. Nel 1469 il padre si trasferisce a Firenze con la famiglia e Leonardo, allora entra nella bottega di Andrea Verocchio dove vi resta per circa otto anni. Nel 1482 Leonardo lascia Firenze alla volta di Milano, mettendo la propria abilità al servizio degli Sforza. Ad un anno di distanza dalla sua iscrizione alla corporazione dei pittori, il maestro mostra un nuovo modo di porsi nei confronti della natura, la realtà è così come gli appare: l’ atmosfera, non più trasparente, si pone come filtro tra la vita e l’ immagine, mutandone la percezione ottica. Dal Verrocchio ha modo di farsi notare come pittore nel viso dell’ angelo dipinto sulla sinistra della tavola del Verrocchio rappresentante il Battesimo di Cristo; il viso dell’ angelo è modellato con estrema raffinatezza e delicatezza con sfumature cromatiche perfette. I lavori successivi mostrano sempre più il costituirsi della mente dell’ artista di una concezione della pittura come espressione ideale delle proprie conoscenze scientifiche e l’ evoluzione del suo stile segue costantemente quella del suo pensiero. Di estremo interesse è il Ritratto di Ginevra Benci. La donna presenta tratti somatici sapientemente ricreati tramite l’ uso del colore e della luce. L’ impostazione quasi frontale della donna consente al pittore di ridurre al minimo l’ incidenza dei profili lineari del volto. Tuttavia l’ opera che attesta gli estremi progressi ottenuti dall’ artista è l’ Adorazione dei Magi. Tutto il suo interesse è rivolto alla nascita di Cristo attorno al gruppo della Madonna col Bambino. Non lontana cronologicamente dall’ Adorazione dei Magi è il San Gerolamo, probabilmente l’ ultimo lavoro approntato dal poeta prima di abbandonare Firenze. La particolare impostazione della figura pone in risalto gli interessi anatomici di Leonardo, rivolti in questi anni ai problemi della dinamicità del corpo umano.

Leonardo da Vinci: biografia

LEONARDO DA VINCI: INVENZIONI

Periodo milanese. A Milano, dove giunge tra la primavera e l’ estate del 1482, Leonardo trova un clima intellettuale particolarmente vivace e stimolante. Durante i sedici anni di permanenza nel capoluogo lombardo, l’ eccezionale versatilità di Leonardo nei diversi campi della scienza, della tecnica e dell’ arte, sembra quasi essere completamente assorbita dalle richieste della corte. Lo si vede all’ opera attorno al 1490 come geniale ideatori di fastosi apparati scenici e di congegni meccanici per giostre e spettacoli di corte, come disegnatore di costumi per feste e tornei, come abile improvvisatore di poesie, favole e indovinelli. Nello stesso arco di tempo, come esperto di architettura, si applica alla costruzione del duomo di Pavia.