Discorso sul metodo di Cartesio

Analisi del capitolo 4 del "Discorso sul metodo" di Cartesio. (13 pagine formato pdf)

Appunto di caugiovanna
Il "buon senso", con il quale Cartesio da inizio al "Discorso sul metodo", è la facoltà di distinguere il vero dal falso, e cerca con umiltà e senza false pretese di insegnarci il modo attraverso il quale è certo se ne possa fare un buon uso.
Perché il buon senso è comune a tutti gli uomini, ma il buon uso di esso no. Tutto quello che aveva appreso con costanza e intenzione, non gli aveva lasciato niente che valesse la pena di tenere per se. Non aveva nessuna certezza che le proprie conoscenze fossero utili o vere.
“ Al di sopra di tutto mi piacevano le scienze matematiche per la certezza e l'evidenza delle loro ragioni; ma non riuscivo ancora a coglierne il vero uso, e pensando che esse servissero solo alle arti meccaniche, mi meravigliavo del fatto che, essendo i loro fondamenti così stabili e solidi, non si
fosse costruito su di essi niente di più elevato.”
(Cartesio, Discorso sul metodo, I parte, p 10).
La piena fiducia che Cartesio pone nelle discipline matematiche o meglio nelle potenzialità che possono esprimere queste discipline se sapientemente unite alla filosofia , fa si che queste ultime vengano richiamate come fondamento del metodo, perché applicabili ad ogni ambito della vita; inoltre se vivessimo seguendo queste regole ci guadagneremo in salute e in serenità.
Fu grazie all'applicazione della matematica che ne ricavò quello che passerà alla storia come il “metodo”.. Nella seconda parte del Discorso sul metodo, enuncia le quattro regole: evidenza, analisi, sintesi, enumerazione e revisione.
In questa parte afferma che le regole gli hanno dato più
volte prova di grande validità, e di averle applicate con successo a tutti gli ambiti della vita.