Tesina maturità sulla selezione naturale
Percorso per la maturità scientifica che tratta la teoria evolutiva di Darwin, il darwinismo sociale, il programma di sterminio disabili di Hitler, Verga e Dickens. Tesina maturità sulla selezione naturale (22 pagine formato doc)
TESINA MATURITA' SULLA SELEZIONE NATURALE
Percorso interdisciplinare.
La selezione salutareINDICE
Premessa
Teorie precedenti a quella di Darwin
Darwin e la teoria evoluzionistica
Lo “spencerismo” sociale
Hitler e il T4
Il darwinismo sociale in letteratura
Bibliografia e sitografia
Darwinismo sociale: tesina
DARWINISMO SOCIALE TESINA COLLEGAMENTI
Premessa. Il tema su cui ho incentrato il mio discorso è la teoria evolutiva di Darwin.
Avendo frequentato un liceo scientifico ho sentito la necessità di approfondire un argomento “scientifico” collegabile anche a materie umanistiche, argomento che mi ha sempre affascinato perché il biologo-filosofo, con la sua teoria, ha rivoluzionato le concezioni del suo tempo e non solo.
La teoria evolutiva ha, infatti, costituito una posta ideologica e politica di primo ordine: essa è stata oggetto di strumentalizzazioni da parte d’ideologi della borghesia, ma è stata usata come una sorta d’ispirazione anche da parte di dittatori quali Hitler.
Attorno al concetto di selezione naturale si sono sviluppate le tendenze di pensiero più reazionarie, le quali sostenevano che fosse possibile far corrispondere all’assetto sociale vigente le leggi stesse di natura, in altre parole il criterio del dominio di una classe sulle altre e il predominio del più forte sui più deboli.
Per quanto riguarda il titolo, esso è stato ripreso dalla definizione che dà Italo Svevo della selezione naturale nell'ultima pagina del suo romanzo La coscienza di Zeno: “Ed è l'ordigno che crea la malattia con l'abbandono della legge che fu su tutta la terra la creatrice. La legge del più forte sparì e perdemmo la selezione salutare”.
Tesina maturità sull'evoluzione
TESINA CHARLES DARWIN
Teorie precedenti a quella di Darwin. Precedentemente all'avvento della teoria evolutiva, la maggior parte dei naturalisti credeva che il mondo avesse solo qualche migliaio di anni e le teorie che spiegavano la varietà della vita erano quelle del fissismo e del creazionismo.
Aristotele, il primo grande biologo della storia, credeva che tutti gli esseri viventi potessero essere disposti in una scala gerarchica, cioè ordinata per complessità crescente. In questa gerarchia (chiamata poi Scala Naturae «scala della natura»), gli organismi più semplici occupano lo scalino più basso, l’uomo quello più alto e tutti gli altri organismi si trovano in una posizione intermedia. Fino al tardo Ottocento molti biologi credevano ancora nella validità di questa scala gerarchica naturale. Secondo questa teoria, oggi chiamata fissismo, gli organismi non hanno mai subito variazioni nel corso del tempo; Aristotele pensava che gli organismi viventi fossero sempre esistiti, senza fare però alcun riferimento alla loro origine.
Più recentemente, alcune correnti di pensiero sostengono (in accordo con gli insegnamenti del Vecchio Testamento) la teoria del creazionismo, ovvero che tutti gli esseri viventi sono stati creati per un atto divino così come sono oggi. Questa idea di immutabilità presuppone che ogni forma vivente abbia iniziato la sua esistenza già con le sue caratteristiche attuali, create appositamente per potersi integrare perfettamente nel luogo in cui essa vive.
Tra coloro che credevano in una creazione divina c’era Carl von Linné, grande naturalista svedese cui si deve il nostro attuale sistema di nomenclatura biologica.
Teoria dell'evoluzione, tesina
TESINA DARWIN
Nel 1753 Linneo pubblicò due voluminosi libri in cui venivano descritte tutte le specie di piante allora conosciute. Mentre Linneo lavorava a questa opera enciclopedica, gli esploratori provenienti dall'Africa e dalle Americhe ritornavano in Europa con nuove specie di piante e di animali. Linneo, pur aggiornando continuamente la sua classificazione per adattarla a queste nuove scoperte, non mutò opinione sul fatto che tutte le specie attuali fossero state create da Dio e che da allora fossero rimaste tali. Già ai tempi di Linneo, tuttavia, diventava sempre più chiaro che il modello della creazione era molto più complesso di quanto si fosse precedentemente immaginato.
Lo scienziato francese Georges-Louis Leclerc de Buffon (1707-1788) fu tra i primi a suggerire che le specie potessero subire dei cambiamenti nel corso del tempo. Egli ipotizzò che, oltre alle numerose creature prodotte per creazione divina all’inizio del mondo, col passare del tempo fossero comparsi sulla Terra diversi organismi, frutto della degenerazione delle creature iniziali perfette; per esempio gli attuali felini, come i leoni e i giaguari, sarebbero la degenerazione di un felino «ideale». L’ipotesi di Buffon, per quanto vaga circa il modo in cui questi cambiamenti potessero svolgersi, cercava di spiegare la straordinaria varietà di esseri viventi del mondo attuale (o biodiversità).