L'ideologia nazista: punti fondamentali

Tesina di storia sui punti fondamentali dell'ideologia nazista, delineati dallo stesso Hitler nella sua opera "Mein Kampf", e sull'ascesa al potere di Hitler (4 pagine formato docx)

Appunto di xxfreiheit93

IDEOLOGIA NAZISTA: PUNTI FONDAMENTALI

Alla fine degli anni d’oro dell’economia tedesca,
la Germania fu colpita dagli effetti devastanti del crollo della borsa di Wall Street a New York avvenuto il 24 ottobre 1929 (detto “giovedì nero”).


Oltre al proletariato, anche la piccola borghesia tedesca fu schiacciata dalle difficoltà economiche che costrinsero il governo ad aumentare le imposte.


La reazione a questo stato di cose diede ampio spazio agli estremisti di destra e di sinistra.
Questi ultimi vennero subito debellati con una serie di insurrezioni fallite, gli estremisti di destra, invece, si concentrarono attorno alla figura di Adolf Hitler, il quale aspettò la prima grande crisi del 1923 per tentare un colpo di stato che fu soffocato (Putsch di Monaco) ed in seguito al quale egli fu arrestato e condannato a cinque anni di carcere (ne scontò solo uno); durante la prigionia decise di cambiare strategia prefiggendosi come obiettivo futuro la conquista legale del potere.

Storia del Nazismo: riassunto

IDEOLOGIA NAZISTA SULLA RAZZA

Nel settembre del 1930 il nazismo, grazie al crescente consenso e servendosi della violenza per ottenere il silenzio degli oppositori, conseguì un sgnificativo successo elettorale, diventando il secondo partito del Paese.

Nel marzo 1932, Hitler, posto a capo del partito, si presentò come candidato alle elezioni presidenziali tedesche ma fu battuto dal suo avversario, il maresciallo Hindenburg, già presidente della repubblica dal 1925.

Dopo il successo ottenuto dal Partito nazista nelle due successive elezioni, tenutesi rispettivamente nel luglio e nel novembre 1932, il predidente Hindenburg chiamò a formare il nuovo governo lo stesso Hitler, nominandolo cancelliere,
il 30 gennaio 1933.

A neppure un mese di distanza dalla nomina di Hitler a cancelliere, la sera del 27 febbraio, giunse improvvisa la notizia che il Reichstag, sede del Parlamento, era stato incendiato. In seguito i nazisti riuscirono a dare inizio a una politica fondata sul terrore e sulla violenza per eliminare gli oppositori del regime e per limitare le libertà politiche e civili (decreto straordinario, 28 febbraio).

IDEOLOGIA HITLERIANA

Fin dal 1933 furono inoltre organizzati dalle SA dei campi di concentramento dove rinchiudere gli avversari e gli oppositori, mentre per i casi di “tradimento” fu creata una Suprema corte popolare.

Hitler si trovò ad affrontare anche un’opposizione interna al partito, rappresentata da alcune frange delle SA di Ernst Röhm. Il Führer procedette a una radicale epurazione del partito, accusando Röhm e il suo Stato maggiore di un immaginario complotto contro il governo e ordinandone la soppressione fisica, che ebbe luogo il 30 giugno 1934 ( detta “Notte dei lunghi coltelli”).

Alla morte di Hindenburg (agosto 1934) Hitler ottenne il potere assoluto, riunendo illegalmente nelle proprie mani le due cariche supreme dello Stato, quelle cioè di cancelliere e di presidente del Terzo Reich.
La principale ragione del consenso del popolo tedesco al programma hitleriano deve essere cercata nei buoni risultati ottenuti in campo economico, grazie a una politica fortemente autarchica, sostenuta dalla presenza imprenditoriale dello Stato nel campo dei lavori pubblici, delle infrastrutture, dell’industria pesante.

PUNTI FONDAMENTALI DELL'IDEOLOGIA NAZISTA

I fondamenti dell’ideologia nazionalsocialista vennero delineati dallo stesso Hitler nella sua opera Mein Kampf (“La mia lotta” ), che egli dettò al suo amico e collaboratore Rudolf Hess durante la prigionia per il fallito putsch di Monaco: pubblicato nel 1925, il testo divenne immediatamente la base del movimento nazista, con il contributo dei teorici del partito quali Dietrich Eckart e Alfred Rosenberg.