Tra la prima e la seconda guerra mondiale: tesina

Tra le due guerre: tesina sulla spartizione dei territori, i trattati di pace, la società delle nazioni, il declino dell'Europa, lo stalinismo, i piani quinquennali, vittoria mutilata, l'origine del fascismo, la marcia su Roma, elezioni del 1924, i patti lateranensi, l'antifascismo, la crisi del 1929, il proibizionismo, Hitler, il razzismo, l'espansionismo hitleriano, la guerra d'Etiopia e la guerra civile in Spagna (18 pagine formato doc)

Appunto di chupita89

TRA LA PRIMA E LA SECONDA GUERRA MONDIALE: TESINA

Dopo la Prima Guerra Mondiale.

La Conferenza di pace si tenne a Parigi dal gennaio al giugno del 1919. Vi presero parte i rappresentanti dei cinque “grandi” (Inghilterra, Francia, Italia, Stati Uniti, Giappone) e dei loro alleati: in tutto una trentina di paesi. Non era presenta nessuna delegazione degli stati sconfitti (che furono chiamati in un secondo tempo a sottoscrivere i relativi trattati), ne furono inviati i rappresentanti della giovane repubblica sovietica sorta dalla rivoluzione del 1917.
La Spartizione dei Territori.
Alla Conferenza di Parigi i contrasti emersero anche su problemi più immediati e concreti, come la spartizione dei territori nemici.
L’Inghilterra, appagata dall’eliminazione della Germania dai mercati internaziona- li, dalla distruzione della sua flotta militare e dall’annessione della maggior parte delle colonie tedesche, cominciò a ostacolare apertamente le pretese della Francia, di cui temeva un eccessivo rafforzamento.
L’Italia si vide trattata come una potenza di secondo rango (quale in effetti era) ed emarginata dai grandi giochi tra le potenze. Gli Stati Uniti dichiararono di non riconoscere la validità del patto di Londra, che in cambio dell’entrata in guerra aveva assegnato all’Italia un vasto tratto della costa dalmata, oltre al Trentino e all’Alto Adige. Wilson sosteneva che il suo paese non aveva sottoscritto quell’accordo e che l’Italia non poteva vantare aspirazioni sulla Dalmazia, dal momento che non c’erano consistenti gruppi di Italiani in quella regione. Inghilterra e Francia, venendo meno agli impegni assunti, accettarono questo punto di vista.
Il nostro presidente del consiglio, Vittorio Emanuele Orlando, abbandonò per protesta la Conferenza di Parigi. Fu un grave errore, perché gli Alleati furono liberi di decidere a loro piacimento: quando la delegazione italiana fece ritorno a Parigi, i giochi erano già fatti.

TRA LE DUE GUERRE: TESINA

I Trattati di Pace. Il 28 giugno 1919, nella stessa reggia di Versailles dove cinquant’anni prima i Prussiani avevano proclamato l’Impero germanico e umiliato i Francesi, fu firmata la pace con la Germania.
Con il Trattato di Versailles la Germania fu obbligata:
      a ridurre le forze armate a soli 100.000 uomini, a rinunciare al possesso di una flotta militare e a smilitarizzare la zona del Reno;
      a consegnare tutte le colonie (che furono spartite tra Inghilterra, Francia e Giappone, ignorando del tutto le promesse fatte all’Italia) rinunciando ad acquisirne altre;
      a cedere l’Alsazia e la Lorena alla Francia e altri territori alla Polonia e alla Danimarca;
      come indennizzo economico, a consegnare gran parte della flotta commerciale, a fornire grandi quantità di carbone per dieci anni, a consegnare alla Francia e al Belgio migliaia di capi di bestiame e a pagare ingenti somme, come indennità di guerra.
Come garanzia per il rispetto di queste condizioni, fu decisa l’occupazione militare, per quindici anni, di tutta la riva sinistra del Reno (le spese per il mantenimento di queste truppe furono messe a carico della Germania).

Prima e seconda guerra mondiale: schema riassuntivo

L'EUROPA TRA LE DUE GUERRE

Erano condizioni troppo pesanti, che umiliavano la Germania e ne strangolavano l’economia. I  Tedeschi furono costretti ad accettarle, ma negli anni seguenti avrebbero continuato a covare un rancore che sarebbe stato fonte di nuove sciagure.
Ancora più pesanti furono le condizioni imposte all’Austria-Ungheria, ritenuta la principale responsabile del conflitto. Con la Pace di Saint-Germain, firmata il 10 settembre 1919 nei pressi di Parigi, l’Impero austro-ungarico fu smembrato e ne nacquero nuovi stati: la Cecoslovacchia, la Polonia, la Jugoslavia (che inglobava anche i territori della Serbia). All’Italia furono concessi il Trentino, l’Alto Adige fino al Brennero, l’Istria (ma non la costa dalmata). L’Ungheria e l’Austria furono separate e ridotte a due stati piccoli e deboli.