Storia di Israele: tesina

Tesina sulle vicende storiche che hanno portato alla nascita dello Stato di Israele, la condizione attuale e le cause dei conflitti (3 pagine formato doc)

Appunto di gragra88

STORIA DI ISRAELE: TESINA

Lo stato moderno di Israele è nato nel 1948 sulla base della dottrina sionista, che puntava a ricostruire uno Stato ebraico dopo i 16 secoli della diaspora.

Ma Israele si è inserito in un equilibrio già precario e l'ostilità tra Israele e i paesi arabi ha contribuito a fare del Medio Oriente uno dei punti di tensione più aspra degli ultimi cinquant'anni. Un contrastato avvio alla pacificazione è derivato dagli accordi tra Israele e palestinesi del 1993, ma tuttora il conflitto non si è ancora risolto.

Per ripercorrere le tappe della storia di Israele occorre innanzitutto ricostruire quella degli ebrei.
Gli ebrei all'inizio del II millennio a.C. lasciarono le sedi originarie in Mesopotamia ed emigrarono verso la Siria e la Palestina, e da lì in Egitto, dove giunsero nel sec. XVIII a.C., all'epoca dell'invasione degli hyksos. Quando, nel sec. XVI a.C., questi vennero scacciati, gli ebrei vennero sottoposti a dure persecuzioni dagli egiziani poiché affermavano la superiorità del Dio di Abramo su tutte le altre divinità.

Storia di Israele

ISRAELE STORIA ANTICA

Una nuova emigrazione, risalente alla metà del XIII sec. a.C. portò la popolazione ebraica fuori dall'Egitto ( esodo) e a insediarsi in Palestina, di cui acquisirono il controllo. Verso il 1000 a.C. le dodici tribù originarie si federarono tra loro, dando vita a un regime monarchico. Il regno di Israele venne poi conquistato dagli Assiri e dai Babilonesi. Roma nel 63 a.C. impose il suo protettorato e l'imperatore Tito nel 70 d.C. distrusse il tempio di Gerusalemme e la città stessa. Il divieto di risiedere in Palestina imposto dai romani agli ebrei segnò l' avvio della diaspora, la dispersione della popolazione ebraica in tutto il mondo.
Nell'Europa cristiana gli ebrei furono oggetto di pregiudizi come presunto popolo "deicida" e di discriminazioni sociali e politiche (il divieto di possedere terre spinse molti ebrei all'attività finanziaria e al prestito su interesse, vietato ai cristiani, da cui derivò la tradizionale accusa di usura).
L 'intolleranza contro gli ebrei si accentuò ai tempi delle crociate (secc. XI-XIII) e portò all'isolamento degli ebrei entro le città in appositi ghetti. Segui una lunga catena di persecuzioni ed espulsioni; particolarmente dura risultò l'azione persecutoria dell'Inquisizione spagnola, culminata con il bando dalla Spagna nel 1492. Gli espulsi dalla Spagna si stabilirono soprattutto in Olanda, Turchia, Nordafrica, Italia e Balcani, mentre quelli fuggiti dalla Germania trovarono rifugio soprattutto in Polonia, Russia e Ungheria.

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ISRAELE OGGI

Il diffondersi dell'Illuminismo nel sec. XVIII e poi la rivoluzione francese portarono all'eliminazione dei ghetti e gli ebrei poterono integrarsi nelle diverse nazioni ("assimilazione"), anche se si mantenne un consistente antisemitismo razziale e sociale. Un'eccezione fu costituita dalla Russia, dove le comunità ebraiche, soggette a persecuzioni durissime (pogrom), cominciarono ad alimentare forti flussi migratori.
verso gli USA prima, quindi nella Palestina governata dagli inglesi, secondo gli orientamenti del sionismo (il movimento, fondato alla fine dell'Ottocento dall'ebreo ungherese Herzl a seguito dell'affare Dreyfus, l'ufficiale ebreo che fu ingiustamente accusato di tradimento in Francia, che si proponeva di avviare il ritorno alla Palestina di quel popolo ebreo che le vicende storiche di quasi due millenni avevano disperso per il mondo).
Il sistematico sterminio degli ebrei operato dal regime nazista in Germania e in Europa durante la Seconda guerra mondiale (olocausto) diede una brusca accelerazione all'immigrazione in Palestina.