La Religione Egizia

La religione egizia: ricerca completa e approfondita sulla religione di questo antico popolo; la religione, le usanze, dei e divinità, credenze. (3 pagine formato doc)

Appunto di minocroppi
La terra d’Egitto fu culla di una civiltà estremamente affascinante per il suo rapporto con la religione, con l’eternità e con lo scorrere del tempo.
Il fiume Nilo, sulle rive del quale sorgevano le città più importanti, era considerato un mistero; nessuno infatti conosceva ancora le sue sorgenti e nessuno poteva ancora spiegare lo spettacolo stupefacente delle sue piene estive: inondazioni calme e regolari che duravano esattamente cento giorni e che lasciavano sulla terra uno strano limo nero. Gli abitanti del territorio, gli Egizi, ben presto si resero conto che questa sostanza era estremamente utile, poiché rendeva fertili e rigogliosi tutti i terreni che ricopriva. Gli egizi conducevano questo fenomeno alla potenza degli dei: tutto l’universo apparteneva a loro, padroni della felicità degli uomini.
All’origine, l’universo era soltanto un’immensa distesa liquida. Un giorno era emersa una collinetta. Qui su un tornio da vasaio, il dio Ptah aveva dato forma all’Egitto e aveva creato gli altri dei. La religiosità egiziana era molto forte e per questo ogni villaggio aveva un suo dio protettore, che veniva pregato e onorato. Gli dei avevano sembianze talvolta particolari; in alcuni casi essi avevano la testa di animale su corpo umano. Altrimenti, si potevano incarnare direttamente nel corpo di una animale. La dea Bastet si incarnava nel gatto, il dio Hator nella mucca, Sobek nel coccodrillo e ancora Horus, il guardiano dei misteri e dei segreti nel falco. Le dimore degli dei dovevano essere degne dei loro abitanti: per questo la civiltà egiziana si adoperò a costruire edifici maestosi e ricchi, i templi. I templi erano palazzi chiusi, dove la divinità “abitava” sotto forma di statua. Mentre gli uomini avevano case di mattoni crudi e di legno di palma, le dimore degli dei erano in pietra. La scelta del materiale non derivava solo dalla necessità di costruire mura solide e forti, ma la pietra, proprio per la sua consistenza, veniva chiamata “materiale dell’eternità”, capace di testimoniare la gloria e la potenza del dio nel corso di tutti i tempi. Un viale fiancheggiato da statue di sfingi, mostri con testa umana su corpo di leone, conduceva all’ingresso monumentale, stretto tra due piloni a pianta rettangolare. Una volta superati i piloni, appariva il tempio. Ecco aprirsi il cortile circondato da un portico formato da una o due file di colonne. Il popolo poteva arrivare soltanto fin qui.