Rivoluzione Bolscevica: tesina

Analisi della situazione della Russia alla fine dell'800, dallo scoppio della rivoluzione, l'affermazione del potere bolscevico fino ai Piani Quinquennali di Stalin. Tesina sulla Rivoluzione Bolscevica (6 pagine formato doc)

Appunto di isa1511

RIVOLUZIONE BOLSCEVICA: TESINA

Rivoluzione russa.

Russia tra 800/900

La Russia è un paese periferico rispetto all’Europa, nel senso di progresso. È un paese che alla fine dell’800 viveva una situazione feudale, con la servitù della gleba abolita solo formalmente. La realtà delle masse contadini è ai limiti della sopravvivenza. Verso la fine del secolo c’erano stati i primi tentativi di industrializzazione grazie ai capitali stranieri, soprattutto francesi. Anche una guerra apparentemente semplice come quella del 1904 con il Giappone è persa.
È la prima volta che una popolazione asiatica sconfigge un impero occidentale.
Dal punto di vista politico c’è il regime autocratico zarista, dove non c’è spazio per la dialettica politica, si iniziano così a formare dei partiti clandestini: i liberal-costituzionali (cadetti), il partito socialista rivoluzionario (populisti) e il partito socialista di ispirazione marxista. All’interno di quest’ultimo ci sono due correnti che si contrappongono, i menscevichi (riformisti) e i bolscevichi (rivoluzionari, Lenin). Nel 1900 Lenin è costretto all’esilio per la sua attività rivoluzionaria. Nel ’12 queste due correnti si separano dando vita a due partiti diversi.

Rivoluzione bolscevica: tesina di storia contemporanea

TESINA SULLA RUSSIA MATURITA'

L’anno dopo la sconfitta con il Giappone, c’è un tentativo rivoluzionario: una manifestazioni di massa viene repressa dall’esercito con una strage e la rivolta dilaga. Si crea una grave situazione a cui Nicola II cerca di rimediare concedendo la Duma (Parlamento). La rivoluzione del ’05 viene riconvenuta senza grandi esiti, perché nonostante venga eletta la Duma, l’assolutismo non cambia. Nel ’06 c’è un tentativo di riforma agraria di Stolypin, secondo cui si doveva creare un nuovo ceto agrario, i cosiddetti Kulaki. Questi nuovi proprietari terrieri erano contadini benestanti, che a volte nei confronti dei contadini poveri furono anche più feroci degli ex feudatari. Stolypin introdusse per la prima volta la proprietà privata tra i contadini. Nonostante ciò i problemi rimangono perché l’amministrazione è  molto corrotta, l’industria fa fatica a decollare, le vie di comunicazione sono quasi inesistenti. Il malcontento continua tra tutta la popolazione, e in questa situazione la Russia sia avvia verso la guerra.

Rivoluzione russa: tesina di maturità

TESINA RIVOLUZIONE RUSSA COLLEGAMENTI MATURITA'

La guerra. La guerra accelera la crisi, le opposizioni al regime e la conflittualità sociale. Ci sono subito disfatte militari: la Russia infatti non ce la fa a sostenere l’apparato bellico, non c’è stata la possibilità di un’adeguata conversione bellica e l’economia, soprattutto l’agricoltura tracolla. La stessa classe dirigente non è compatta. Né la popolazione, né la nobiltà zarista volevano la guerra, soprattutto quest’ultima, perché era legata alla nobiltà tedesca da relazioni di parentela. A spingere a suo favore era  stata invece la borghesia, interessata all’alleanza con Francia e Inghilterra che potevano fornire capitali. Inoltre fu sostenuta da militari e commercianti, che vedevano nella guerra un businnes. Con le offensive militari tedesche che dilagano e stravincono sul fronte orientale si arriva al ’17.
Rivoluzione di febbraio
Nel febbraio ’17 iniziano a dilagare manifestazioni contro la guerra e lo zar, che ha coinvolto il paese in tutto ciò. A Pietroburgo dilaga una rivolta violentissima e la cosa che desta più scalpore è il fatto che i soldati non solo non fanno nulla, ma solidarizzano con gli scioperanti, un episodio che evidenzia la gravità della situazione. Si forma il “comitato della Duma” costituito dai partiti borghesi e assume i pieni poteri governo provvisorio formato da liberali e conservatori, retto da Kerenskij. Questo si propone di gestire tutti i problemi urgenti: cercare di porre fine alla guerra e poi dare avvio a delle riforme per affrontare i problemi interni. Il governo provvisorio viene subito ostacolato dai bolscevichi creando un dualismo di potere tra i due.