Marcello Piacentini: biografia e opere

Tesina sull'architetto Marcello Piacentini: biografia e opere (2 pagine formato doc)

Appunto di ciurla94

MARCELLO PIACENTINI: BIOGRAFIA E OPERE

Marcello Piacentini.

Marcello Piacentini nasce a Roma nel 1881, dall’architetto Pio Piacentini e da Teresa Stefani; fin da dà giovanissimo conobbe il successo come urbanista, presentandosi al concorso del 1907 per la risistemazione del centro di Bergamo. Nella prima architettura del Piacentini possiamo intravedere la vicinanza, con la Secessione viennese e lo Jugendstil tedesco, formata lungo i suoi viaggi nell’ex impero Asburgico; il cinema teatro di Piazza San Lorenzo è un esempio di come il Piacentini rievochi i movimenti di inizio novecento dei paese austro-ungarici, sfortunatamente l’opera non fu apprezzata, dovette cambiare il progetto e finanziarlo di persona. Il Piacentini non è collegabile ha una corrente architettonica ben precisa, ma è lui stesso che crea un movimento architettonico che possiamo definire come un “neoclassicismo semplificato”, che voleva essere a metà strada tra il classicismo del gruppo “novecento” (Muzio, Lancia, Ponti) e il razionalismo del gruppo “dei 7” e del “M.I.A.R.” di (Terragni, Pagano, Libera); il Piacentini fuse i movimenti, riuscendo a creare uno stile originale con un impronta eclettica, pur nella ricerca della monumentalità tipica delle tendenze estetiche del tempo.

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MARCELLO PIACENTINI: OPERE

Con l’ascesa del fascismo Piacentini divenne l’architetto del regime, quando nel 1929 il duce Benito Mussolini lo nominò membro dell’accademia d’Italia, da li in poi le sue opere sono sempre state legate al fascismo; tra le sue creazioni più importanti possiamo ricordare l’apertura di via Della Conciliazione a Roma; Piazza Missori e Palazzo di Giustizia a Milano; a Reggio Calabria il Palazzo Piacentini; a Brescia ha progettato Piazza della Vittoria, e qui possiamo intravedere tutto il neoclassicismo semplificato del Piacentini, che ha combinato elementi classici come l'arco, il timpano e l'ordine architravato pur mantenendo un certo rigore ed una semplicità formale.

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MARCELLO PIACENTINI: CITTA' UNIVERSITARIA

Oltre ad essere stato un grandissimo architetto Marcello Picentini, fu anche urbanista di successo, partecipò a redigere i piani regolatori del 1925, del 1931 e la successiva variante del 1942; tra le sue sovraintendenze urbanistiche non possiamo non citare la realizzazione della Città Universitaria a Roma, un critico del tempo Roberto Papini, a proposito della Città Universitaria di Roma, scrisse: “ il Piacentini è stato pari al suo compito, non solo come architetto, ma come coordinatore delle menti, vorremmo dire come amministratore delle fantasie”.

L’opera di maggior rilievo fu la sovraintendenza alla realizzazione dell’ E 42, il quartiere che avrebbe dovuto ospitare l’esposizione universale del 1942, annullata per colpa della seconda guerra mondiale, ma il quartiere è un esempio di un urbanistica che guarda al futuro della città. Chi criticò sempre Picentini per uno sperpero cospicuo di denaro rispose con una celebre frase “un edifico bello costa come un edificio brutto”.