Uranio: ricerca per scuola media

Ricerca per scuola media sull'uranio: le sue caratteristiche e i suoi isotopi, la fissione nucleare con brevi cenni storici alla prima fissione nucleare e la spiegazione dei reattori autofertilizzanti con accenno agli ultimi progetti (4 pagine formato doc)

Appunto di antonia01

URANIO: RICERCA SCUOLA MEDIA

L’Uranio - L’uranio è un metallo di colore bianco-argenteo  che rientra nelle  fonti  di  energia  non rinnovabili,con numero atomico 92  e rappresentato dalla  lettera U.

È una risorsa  radioattiva  ed è  presente  in  natura  sotto  forma di  due  isotopi  che hanno le  stesse  propietà  chimiche,  ma diversa  massa  a  causa  del numero  diverso  di  neutroni. I due isotopi  sono:
 -l’uranio 235 (235 U)
 -l’uranio 238 (238 U)

L'URANIO

L’ uranio 235 è uno dei due isotopi di uranio presenti in natura.

È presente in natura solo allo 0,7%, ma produce molta più energia nelle centrali. L’uranio 235 è detto fissile (dall’inglese fission, separazione)per la capacità di  dividersi in altri due nuclei più piccoli se il suo nucleo viene colpito da un neutrone ad alta energia e quindi ad alta  velocità. Questo processo di separazione si chiama fissione  nucleare. La fissione nucleare si ottiene bombardando con neutroni ad alta velocità i nuclei di uranio 235. Una volta innescata, essa dà origine a una reazione a catena, che non si arresta spontaneamente e libera una quantità di energia tale da provocare un’esplosione distruttiva.
La prima fissione nucleare con una reazione a catena controllata fu ottenuta a Chicago nel 1942 da un gruppo di scienziati diretti da Enrico Fermi ( fisico italiano ); egli ebbe l’intuizione di utilizzare barrette di grafite o di altro materiale in grado di assorbire neutroni per  arre=stare la reazione a catena.

Tutto su Enrico Fermi

URANIO MINERALE

Purtroppo,  però i suoi esperimenti vennero usati per scopi bellici e il 6 Agosto 1945 gli statunitensi sganciarono la prima bomba atomica a fissione nucleare sulla città giapponese di Hiroshima, provocando la morte di oltre 50.000 persone; altre 100.000 si ammalarono e morirono negli anni successivi per effetto delle radiazioni da essa provocate.

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