Le Baccanti - Euripide
Traduzione dal greco all'italiano della tragedia greca di Euripide "Le Baccanti". (8 pagine formato pdf)
Sono giunto, figlio di Zeus, a questa terra tebana,
io Dioniso, che Semele, figlia di Cadmo,
ha partorito fatta sgravare dal fuoco lampeggiante,
avendo mutato la forma da Dio (che sono) in mortale,
5. mi presento alla sorgente di Dirce e alle acque dell’Ismeneo.
Io vedo il sepolcro di mia madre, “la folgorata”,
qui vicino al palazzo e le rovine della casa
fumanti per la fiamma ancora viva del fuoco di Zeus,
inestinguibile violenza di Era contro mia madre.
10. Io lodo Cadmo, il quale rese inaccessibile
Questo suolo, recinto sacro della figlia; io poi l’ho
Circondato tutto intorno con tralci di vite piena di grappoli.
Dopo aver lasciato i campi ricchi d’oro dei Lidi
e dei Frigi e dopo aver percorso le pianure colpite dal sole della Persia,
15. e le muraglie della Battriana e la terra fredda dei Medi e l’Arabia felice e tutta l’Asia che giace presso il mare salato con le sue città dalle belle torri piene di Greci e di barbari 20. e per la prima volta sono giunto in questa città greca,
e dopo aver introdotto laggiù le mie danze e istituito
i miei misteri per manifestarmi come Dio ai mortali.
Di questa terra greca Tebe per primo io feci risuonare
Del mio grido, facendo indossare la nebride e ponendo loro in mano il tirso, arma di edera
io Dioniso, che Semele, figlia di Cadmo,
ha partorito fatta sgravare dal fuoco lampeggiante,
avendo mutato la forma da Dio (che sono) in mortale,
5. mi presento alla sorgente di Dirce e alle acque dell’Ismeneo.
Io vedo il sepolcro di mia madre, “la folgorata”,
qui vicino al palazzo e le rovine della casa
fumanti per la fiamma ancora viva del fuoco di Zeus,
inestinguibile violenza di Era contro mia madre.
10. Io lodo Cadmo, il quale rese inaccessibile
Questo suolo, recinto sacro della figlia; io poi l’ho
Circondato tutto intorno con tralci di vite piena di grappoli.
Dopo aver lasciato i campi ricchi d’oro dei Lidi
e dei Frigi e dopo aver percorso le pianure colpite dal sole della Persia,
15. e le muraglie della Battriana e la terra fredda dei Medi e l’Arabia felice e tutta l’Asia che giace presso il mare salato con le sue città dalle belle torri piene di Greci e di barbari 20. e per la prima volta sono giunto in questa città greca,
e dopo aver introdotto laggiù le mie danze e istituito
i miei misteri per manifestarmi come Dio ai mortali.
Di questa terra greca Tebe per primo io feci risuonare
Del mio grido, facendo indossare la nebride e ponendo loro in mano il tirso, arma di edera