Orazio - Epistulae - Libro 1,1
Traduzione della prima parte del primo libro delle lettere di Orazio. (7 pagine formato doc)
[1,1] Avviata e dovendo terminare col tuo nome l'opera mia, mi chiedi, Mecenate, di rimettermi come un tempo in gara, dopo che troppo ho dato spettacolo di me e ricevuto ormai la bacchetta del congedo.
Ma non è piú quell'età, quello spirito. Appese le armi nel tempio di Ercole, Veianio si è rifugiato in campagna per non dovere al popolo implorare la grazia dai bordi dell'arena. Spesso sento una voce risuonare nelle mie orecchie all'erta: 'Stacca per tempo il cavallo che invecchia, se hai buon senso, prima che sfiancato stramazzi e desti il riso sul traguardo'. Cosí con gli altri futili piaceri lascio la poesia. Ora m'interrogo solo su cosa sia la verità, la convenienza, e medito su questo; raccolgo e ordino tutto ciò che mi potrà poi servire. E non mi domandare a che maestro,
a quale scuola chieda sicurezza: non mi sono venduto a nessun credo e cosí dove il corso mi trascina arrivo come un ospite. A volte mi prende la furia e m'immergo nelle lotte civili, custode della verità ideale, suo inflessibile seguace...