traduzione tacito, Germania, cap. 16

traduzione del capitolo 16 della Germania di Tacito. Presente testo latino e breve analisi figure retoriche e sintattiche. (1 pagine formato doc)

Appunto di gracemeda
Nullas Germanorum populis urbes habitari satis notum est, ne pati quidem inter se iunctas sedes Nullas Germanorum populis urbes habitari satis notum est, ne pati quidem inter se iunctas sedes.
*1Colunt discreti ac diversi, *2ut fons, ut campus, ut nemus placuit. Vicos locant non in nostrum morem conexis et cohaerentibus aedificiis; suam quisque domum spatio circumdat, *3sive adversus casus ignis remedium sive inscitia aedificandi. Ne caementorum quidem apud illos aut tegularum usus; materia ad omnia utuntur informi et citra speciem aut delectationem. Quaedam loca diligentius inlinunt terra ita pura ac splendente ut picturam ac lineamenta colorum imitetur.
Solent et subterraneos specus aperire eosque multo insuper fimo onerant, suffugium hiemis et receptaculum frugibus, quia rigorem frigorum eius modi loci molliunt, et si quando hostis advenit *4aperta populatur, abdita autem et defossa aut ignorantur aut eo ipso fallunt quod quaerenda sunt. *1: figura di suono *2:anafore *3:variatio *4:variatio È cosa abbastanza risaputa che i germani non abitano in città e neppure sopportano che le loro case siano unite fra loro. Vivono in dimore isolate e sparse, a seconda che li attragga una fonte, un campo, un bosco. Non costruiscono, come noi, villaggi con edifici affiancati e congiunti,ma circondano ciascuna abitazione con uno spazio libero sia come difesa contro il pericolo di incendi sia per imperizia nel costruire. Non conoscono l'uso di pietre o mattoni,ma per ogni necessità si servono di materiale grezzo, senza badare all'aspetto o alla gradevolezza. Tuttavia usano spalmare diligentemente alcune parti della casa con una terra così pura e brillante che sembra imitare tinte e disegni colorati. Hanno anche l'abitudine di scavare grotte sotterranee e ne chiudono l'imboccatura con molto sterco, come rifugio nell'inverno o deposito di biade, perché, così facendo, mitigano il rigore del freddo e, in occasione di incursioni di un nemico, questi devasta i luoghi scoperti, mentre ciò che è nascosto sotto terra o rimane ignorato o sfugge proprio perché deve essere cercato.