Alessandro Tassoni - Il duello fra Titta e Culagna
Appunto inviato da mustafovic
Parafrasi de "Il duello fra Titta e Culagna". (2 pagine formato doc)
Dopo che il cavaliere fu armato di tutto punto e il sole fu diviso tra i combattenti, venne dato un segnale di tromba, e a un tratto i cavalli si mossero come due venti contrari. Il cavaliere romano Titta fu colpito nel petto, ma le sue armi temprate e lucenti ressero il colpo, e il conte, di fronte a quell’impatto di inattesa violenza si lasciò scivolare di mano la lancia. Egli fu colpito da Titta alla gorgiera Tra lo scudo e l’elmo
Da un colpo così potente da fargli inarcare la schiena.
La gorgiera si schiodò e la visiera si aprì, e la corazza emise lampi; i pezzi dell’asta rotta volarono in cielo e il conte allora perse le staffe e la briglia. Caduta la visiera, il conte vede colorarsi di rosso la sopraveste
e – Oimè sono morto, - grida rivolgendo lo sguardo
ai suoi scudieri con volto triste; - aiuto! Che ora mai il cuore esala l’anima – replica con voce tenue. Accorrono a quel suono cento persone, e moribondo lo tolgono dalla sella.
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