Dafni e Cloe I, 9

Testo originale in lingua greca e versione tradotta dai nostri tutors dell'opera "Dafni e Cloe" dai versi I, 9 dell'autore greco Longo Sofista (1 pagine formato doc)

Untitled DAFNI E CLOE IMITANO LO SPETTACOLO DELLA PRIMAVERA Era l'inizio della primavera e tutti i fiori si schiudevano, alcu­ni nei boschi, altri nei prati, altri ancora sui monti; già si sen­tiva il brusio delle api e il canto degli uccelli melodiosi e si vede­vano ruzzare i piccoli del gregge; gli agnelli balzavano sui monti, le api ronzavano nei prati, gli uccelli cinguettavano nei boschi.
Poiché una stagione così allegra regnava su tutta la natura, giovani e ingenui com'erano, Dafni e Cloe si ispiravano a ciò che ascoltavano e osservavano: ascoltando gli uccelli cantare, canta­vano; vedendo gli agnelli saltare, facevano anch'essi salti delicati e, imitando le api, coglievano i fiori e ne buttavano al­cuni nelle piegature delle loro vesti, con altri attorcigliavano pic­cole corone e le offrivano alle Ninfe. .