Gorgia 507 c - e

Testo originale in lingua greca e versione tradotta dai nostri tutors dell'opera "Gorgia" dai versi 507 c - e dell'autore greco Platone (1 pagine formato doc)

Untitled VIRTU E FELICITA E' ovvio che il saggio, essendo giusto, valoroso e pio, sia uomo assolutamente buono, che quello, in quanto buono, faccia bene e con suc­cesso qualsiasi cosa compia; e chi ha successo è felice e sereno, mentre il malvagio, e chi agisce male, è sciagurato: e questo sarebbe il tipo esattamente opposto al saggio, cioè il disonesto.
Dunque io la penso così e affermo solennemente che questa è la verità, se è la verità, chi vuole essere felice, come sembra, deve cercare ed esercitare la sapienza, fuggire con quanta velocità può la corruzione, e deve darsi da fare soprattutto affinché non abbia mai bisogno di es­sere punito; e qualora ne abbia bisogno o lui, o qualcun altro di quelli che gli stanno a cuore, cittadino privato stato, deve pagare il suo debito di onestà ed essere punito, se ha davvero intenzione di essere felice. Que­sto mi sembra sia il fine, fissando il quale vivere, ten­dendo ad esso tutte le proprie forze e quelle della città, che cioè la giustizia e la saggezza siano presenti a chi intende essere felice: e così bisogna agire, non lasciando che le passioni si lascino liberi, non cercando di soddisfarle, vivendo così - male senza rimedio - una vita da esiliato.