Hel., 27 - 28

Testo originale in lingua greca e versione tradotta dai nostri tutors dell'opera "Hel.", dei versi 27 - 28 dell'autore greco Isocrate (1 pagine formato doc)

Untitled TESEO E IL MINOTAURO Negli stessi tempi esisteva il mostro allevato a Creta, nato da Pasifae, figlia di Elio; inviando a questo la nostra città secondo l'oracolo sette fanciulli e sette fanciulle come tribu­to, Teseo, vedendoli portare via e seguiti da tutto il po­polo verso una morte immorale e inevitabile, e compianti ancora vivi, se ne disprezzò tanto da ritenere migliore la morte alla vita, se doveva dominare su una città costretta a pagare ai nemici un tributo che sollevava tanta compassione.
Stivatosi dunque con loro e vinto un essere orribile dalla natura fusa di uomo e di toro, dotata di una forza quale si con­viene ad una fusione di siffatti corpi, salvati i fanciulli, li riconsegnò ai loro genitori e liberò la città da una imposizione così scorretta, orribile e crudele. .