Panegirico 103 - 105
Testo originale in lingua greca e versione tradotta dai nostri tutors dell'opera "Panegirico" dai versi 103 - 105 dell'autore greco Isocrate (1 pagine formato doc)
ELOGIO DELL'IMPERO ATENIESE, MAESTRO DI DEMOCRAZIA Troveremo certo che, all'epoca della nostra supremazia, sia le famiglie private crescevano vivamente verso il benessere, sia le città si facevano più potenti.
Non provavamo astio infatti verso quelle fra loro che si estendevano, né ispiravamo disordini politici, mettendo gli stati l'uno contro l'altro, al fine di creare contrasto fra di foro, e di fare nostri schiavi i nemici. Anzi, certi che l'intesa degli alleati sia comune aiuto, governavamo con le medesime leggi tutte le città, prendendo decisioni nei loro confronti da alleati, non da dittatori, dando noi le direttive generali della politica, ma permettendo che privatamente ciascuno fosse libero, sia aiutando il popolo, sia facendo guerra ai governi assoluti, ritenendo orribile che i tanti stessero sotto i pochi, che i più poveri in quanto a ricchezze, ma per nulla inferiori nel resto, fossero rifiutati dai posti di comando; inoltre, che essendo la patria comune, gli uni avessero potere dittatoriale, gli altri fossero meteci, e pur essendo quelli cittadini per diritto naturale, fossero per legge privati delle virtù politiche. .