L'uomo, essere sociale
Versione di greco da un testo di Pisistrato (1 pagine formato doc)
"L’uomo per natura è un essere sociale, e chi vive fuori dalla comunità per natura e non per caso è o cattivo o più forte dell’uomo; perché è chiaro che l’uomo è un essere sociale più di ogni ape e di ogni animale da pascolo.
Infatti, la natura non fa nulla inutilmente: solo l’uomo tra gli esseri viventi ha la facoltà della parola; certo la voce è segno di dolore e di piacere, perciò è propria anche degli altri esseri viventi (infatti la loro natura è giunta fino a ciò, avere la sensazione di dolore e di piacere e di manifestarlo l’uno all’altro), la parola è in grado di mostrare l’utile e il dannoso, come anche il giusto e l’ingiusto: ciò, infatti, al contrario degli altri esseri viventi è proprio degli uomini, il solo essere vivente ad avere la percezione del bene, del male, del giusto, dell’ingiusto e delle altre cose; l’unione di queste cose crea la casa e la città.".
Infatti, la natura non fa nulla inutilmente: solo l’uomo tra gli esseri viventi ha la facoltà della parola; certo la voce è segno di dolore e di piacere, perciò è propria anche degli altri esseri viventi (infatti la loro natura è giunta fino a ciò, avere la sensazione di dolore e di piacere e di manifestarlo l’uno all’altro), la parola è in grado di mostrare l’utile e il dannoso, come anche il giusto e l’ingiusto: ciò, infatti, al contrario degli altri esseri viventi è proprio degli uomini, il solo essere vivente ad avere la percezione del bene, del male, del giusto, dell’ingiusto e delle altre cose; l’unione di queste cose crea la casa e la città.".