Il piccolo Papirio e sua madre
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il piccolo papirio e sua madre(catone) il piccolo papirio e sua madre(catone) Mos antea senatoribus Romae fuit in curiam cum praetextatis filiis ingredi.
Quodam die, cum in senatu res maior quaepiam consultata atque in diem posterum prorogata est, placuit ne quis enuntiaret eam rem, super qua tractavissent, priusquam decreta esset. Tum mater Papirii pueri, qui cum parente suo in curia fuerat, percontata est filium, quidnam in senatu patres egissent. Puer respondit tacendum esse neque id dici licere. Sed mulier audiendi cupidior est; secretum rei et silentium pueri animum eius ad inquirendum everberat: quaerit igitur compressius violentiusque. Tum puer, matre urgente, lepidi atque festivi mendacii consilium capit. Actum esse in senatu dixit quid utilius reipublicae esset: utrum unus vir duas uxores haberet an una mulier apud duos nupta esset. Hoc illa ubi audivit, animus compavescit, domo trepidans egreditur, cum ceteris matronis loquitur. Venit ad senatum postridie matrum familias caterva; lacrimantes atque obsecrantes orant ut potius una duos viros haberet, quam unus vir uxores duas. Senatores ingredientes in curiam illam mulierum intemperiem mirabantur. Tunc puer Papirius, in medium curiae progressus, quid mater audire institisset, quid ipse matri dixisset omnemque rem denarrat. Senatus fidem atque ingenium pueri exosculatur atque statuit ne posthac pueri cum patribus in curiam ingrediantur, praeter unus Papirius, cui postea cognomentum datur Praetextatus ob tacendi loquendique prudentiam in aetate praetextae. Un tempo i senatori a Roma avevano l'usanza di entrare nella curia con i figli vestiti della toga pretesta . Un giorno, quando nel senato fu messa in discussione una questione piuttosto importante e fu prorogata al giorno seguente, si stabilì che nessuno riferisse quella questione, di cui avevano discusso, prima che fosse stata deliberata. Allora, la madre del giovane Papirio, che era stato nella curia con suo padre, domandò al figlio di che cosa i senatori avessero fatto nel senato. Il ragazzo rispose che la cosa doveva esser tenuta segreta e che non era consentito che fosse riferita. Ma la donna era troppo curiosa di sapere; la segretezza della cosa e il silenzio del ragazzo stimolavano il suo animo ad indagare: chiese, dunque, con più insistenza e con più forza. Allora il ragazzo, poiché la madre lo incalzava, escogitò una bugia arguta e divertente. Disse che in senato si era discusso su che cosa fosse più utile per lo stato: se un solo uomo avesse due mogli o se una sola donna fosse sposata con due uomini. Quando la madre sentì questo, il suo animo si turbò, uscì di casa tremante e andò a parlare con le altre matrone. Il giorno dopo una folla di madri di famiglia andò in senato: piangendo e supplicando chiesero che una sola donna potesse avere due mariti piuttosto che un solo uomo avesse due mogli. I senatori che entravano nella curia guardavano stupefatti quel comportamento stravagante delle donne. Allora il giovane Papirio, fattosi