Il valore del tempo

Traduzione del passo di Seneca "De brevitate vitae" (1 pagine formato docx)

Appunto di basilelynda
Sono solito meravigliarmi quando vedo alcuni che chiedono del tempo e quelli che vengono richiesti disponibilissimi (a concederlo).
Entrambi guardano ciò per cui il tempo è richiesto, ma nessuno dei due (guarda) lo stesso (il tempo, indipendentemente dallo scopo): (il tempo) viene richiesto come se fosse nulla (cosa di poco conto), viene dato quasi fosse nulla.


Si gioca con la cosa più preziosa di tutte, ma (il tempo) inganna costoro perché è una cosa immateriale, perché non cade sotto gli occhi ed è valutato di pochissimo valore, anzi il suo valore è quasi nullo. Gli uomini ricevono molto volentieri assegni annuali, donativi (riconoscimento economico forfettario annuale) ed essi investono o il loro lavoro, la loro attività o il loro impegno per questi.


Nessuno da valore al tempo, ne fanno uso in modo piuttosto superficiale, come se fosse una cosa gratuita.
Eppure considera questi stessi uomini malati, se il pericolo della morte è stato portato più vicino, toccando le ginocchia dei medici, se temono la pena capitale, pronti a spendere tutto quello che hanno per vivere, tanto grande in essi è la discordia dei sentimenti.

Che se si potesse porre (davanti agli occhi) il numero degli anni futuri di ciascuno, al pari dei passati, come sbigottirebbe chi ne vedesse avanzare pochi, come ne farebbe economia! Eppure è facile amministrare ciò che è sicuro, per quanto esiguo, si deve custodire con maggior cura ciò che non sai quando verrà a mancare. E tuttavia non credere che ignorino che cosa preziosa sia: a quelli che amano di più ripetono di essere pronti a dare parte dei propri anni.