I Druidi
Versione sulla popolazione descritta da Cesare nel De Bello Gallico (1 pagine formato doc)
Essi si occupano del culto religioso, provvedono a compiere sacrifici pubblici e privati, interpretano le norme religiose; verso di questi accorse una grande numero di adolescenti per essere istruiti ed essi godono presso di loro di grande onore.
Infatti prendono decisioni a proposito di quasi tutte le controversie pubbliche e private e, se è stato commesso qualche delitto, se è stata fatta qualche strage, se c’è qualche controversia, stabiliscono premi e pene. Se qualcuno, cittadino privato o comunità, non si attiene alle loro decisioni, lo escludono dai sacrifici. Questa pena per questi è gravissimo: coloro che sono stati colpiti da questa sanzione sono considerati empi e scellerati, tutti si allontanano da questi, sfuggono la vicinanza e il colloqui per non ricevere qualche svantaggio dal contatto. Né a loro che la chiedono è data giustizia, né viene messa in comune nessuna carica. A capo di questi Druidi vi è uno solo che ha una somma autorità fra loro. Morto questo, se uno degli altri eccelle in dignità gli succede, o se ce ne sono più alla pari viene scelto con la votazione dei Druidi; mai gareggiano con le armi circa il principato.