La battaglia di Zama

Versione adatta per il biennio , molto frequente (1 pagine formato doc)

Appunto di emancipato
Richiamato di qui (= dall’Italia) per difendere la patria (senza essere) mai (stato) sconfitto, Annibale combatté contro Publio Scipione, figlio di quello Scipione che lui stesso aveva messo in fuga prima presso il Rodano, (poi) una seconda volta presso il Po, una terza volta presso il Trebbia.
Con costui, essendo ormai esauste le risorse della patria, desiderò per il momento fare la pace, per affrontar(lo) con maggior forza in seguito. (Lo) incontrò a colloquio: non si accordarono sulle condizioni di pace1. Pochi giorni dopo questo fatto si scontrò conto il medesimo (= Scipione) presso Zama; respinto, in due giorni e due notti - incredibile a dirsi – giunse ad Adrumeto, che dista da Zama circa trecento miglia. In questa fuga i Nùmidi, che insieme a lui erano usciti dal campo, gli tesero un'insidia, ma egli non solo sfuggì all'insidia, ma anche li sconfisse.
Ad Adrumeto raccolse i superstiti della fuga2 (e) con nuove leve in pochi giorni arruolò molti (soldati).