De senectute, Cicerone
Traduzione dal latino: Cicerone, De senectute (2 pagine formato doc)
SCIPIONE: Spesse volte mi è capitato di meravigliarmi, assieme al qui presente Caio Lelio, della tua straordinaria e perfetta saggezza in tutte le cose, Marco Catone, ma specie del fatto che non ho mai avuto la sensazione che ti sia gravosa la vecchiaia, la quale alla maggior parte dei vecchi è così odiosa che dicono di sostenere un peso più grave dell’Etna.
CATONE: Mi sembra, Scipione e Lelio, che voi vi stupiate di una cosa per nulla difficile.
Infatti per coloro che non hanno in se stessi nulla che li aiuti a vivere bene e con serenità ogni età è gravosa; a quelli invece, che chiedono da sé ogni bene, non può sembrar male nulla che necessità di natura comporti. E in questo genere (di cose) vi è innanzitutto la vecchiaia. Tutti desiderano raggiungerla, poi la biasimano quando l’hanno raggiunta: tanta è l’ incoerenza e la bizzarria della stoltezza! Dicono che essa coglie all’improvviso più presto di quanto avessero creduto. Prima di tutto, chi li ha indotti a pensare il falso?