De tranquillitate animi, 4, 1

Traduzione dal latino del par.1 del cap. 4 del De tranquillitate animi di Seneca (1 pagine formato doc)

Appunto di ellenika90
Mi sembra, Sereno carissimo, che Atenodoro si sia chinato in troppo poco tempo, e troppo rapidamente si sia ritirato.
E io non avrei negato che talvolta si debba cedere, ma gradatamente, arretrato il passo, intatti i vessilli, salva la dignità militare: sono più invidiabili e al riparo dei loro nemici coloro che giungono alla fede con le armi.

Ritengo che questo debba fare la virtù e l'amante della virtù: se sarà più potente la sorte e toglierà la possibilità di agire, non sfugga subito in direzione opposta ed inerme, cercando dei nascondigli, come se vi fosse luogo alcuno nel quale la sorte non possa inseguirlo, ma più sobriamente si getti nelle cariche pubbliche e trovi con discernimento qualcosa in cui sia utile alla cittadinanza.

Non è permesso essere soldato: aspiri alle magistrature.
Deve vivere da privato cittadino: sia oratore. E' stato imposto il silenzio: giovi ai cittadini con una tacita arringa di difesa. E' pericoloso anche il foro all'entrata: nelle case, nei teatri, nei banchetti reciti la parte del buon compagno, dell'amico fedele, del mite commensale. Ha perduto i compiti del cittadino: eserciti quelli dell'uomo.