DUE SOGNI RIVELANO IL FUTURO DI FALARIDE E CIRO (Cic.)
Tratta da versioni latine per il biennio bompiani per la scuola sezione 9 - versione 185 (1 pagine formato doc)
VERSIONI LATINE PER IL BIENNIO VERSIONI LATINE PER IL BIENNIO BOMPIANI PER LA SCUOLA SEZIONE 9- VERSIONE 185: DUE SOGNI RIVELANO IL FUTURO DI FALARIDE E CIRO ( da cicerone) Ponticus heraclides , doctus vir auditore t discipulos platonis, scribit matrem phalaridis visam esse in somnis videre simulacra deorum, quae ipsa domi consecraverat, ex his mercurium visum esse e patera, quam dextera manum tenebat, fundere sanguinem qui, cum terram attigisset, refervescere videretur sic , ut tota domus sanguine redundaret.
Quod matris somnium immanis filii crudelita comprobavit. In dinonis persicis libris scriptum est, cum cyro dormienti sol ad pedes visus esset, ter eum frustra appetivisse manibus, cum se convolvens sol elaberetur et abiret. Magi, quod genus sapientium et doctorum habebatur in persis, dixerunt ex triplici appetitione solis triginta annos cyrum regnaturum esse. Quod ita contigit. Nam ad septuagesimum annum pervenit, cum quadraginta annos natus regnare coepisse. TRADUZIONE Eraclide del ponto,dotto uomo ascoltatore e discepolo di platone, scrive che alla madre di falaride sembrò in sogno di vedere le statue degli dei, che lei stessa aveva consacrato a casa; tra questi le sembrò che mercurio versasse dalla coppa, che teneva con la mano destra, del sangue, che, avendo toccato terra sembrava ribollisse a tal punto che tutta la casa grondava sangue. La crudeltà del disumano figlio confermò questo sogno della madre. Nei libri persiani di dinone è stato scritto che, essendo sembrato a ciro che dormiva che il sole fosse ai suoi piedi, egli cercò invano di afferrarlo con le mani per tre volte, mentre il sole, facendo il suo giro, svaniva e si allontanava. I magi, categoria che era considerata di sapienti e dotti presso i persiani, dissero, basandosi sul triplice tentativo di afferrare il sole, che ciro avrebbe regnato per trent'anni, ciò così avvenne. Infatti egli giunse al settantesimo anno, avendo iniziato a regnare a quarant'anni.