Il passaggio del Rubicone: versione latino
Versione del brano "Passaggio del Rubicone" di Cesare, tratto da un brano di Svetonio (0 pagine formato doc)
IL PASSAGGIO DEL RUBICONE: VERSIONE LATINO
Passaggio del Rubicone secondo Svetonio. 31. Raggiunte le coorti presso il fiume Rubicone, che era il confine della nostra provincia, rimase fermo alcuni istanti, riflettendo su quanto facesse, e poi disse rivoltosi ai soldati vicini: “possiamo tornare indietro anche subito; infatti se attraversiamo il ponticello ogni cosa dovrà essere portata a termine con le armi.De vita Caesarum di Svetonio, Libro IV, Caligola: traduzione
IL PASSAGGIO DEL RUBICONE, CESARE
32. All‘esitante si presentò tale fatto.
All’improvviso apparve una persona di esimia bravura e bellezza che sedeva lì vicino suonando la canna; essendo accorsi presso di lui molti pastori e anche molti soldati del presidio, fra i quali alcuni trombettieri, sottratta ad uno di loro la tromba, egli si precipitò al fiume e intrapresa con gran fiato una marcia militare si diresse verso la riva opposta. Allora Cesare disse: “si vada dove i prodigi degli dei e l’iniquità dei nemici indicano, il dado e tratto“.