"Passato, Presente e Futuro" di Seneca
Traduzione dal latino all'italiano del celebre brano di Seneca (1 pagine formato doc)
La
vita è divisa in tre tempi : ciò che è,ciò che è stato e ciò
che sarà.
Tra queste è breve ciò che viviamo, il futuro è incerto, il passato sicuro.
Questo è quello su cui la fortuna porta in rovina il suo potere, poiché non può ricondurre in nessuna decisione.
Gli affaccendati perdono proprio questo; infatti coloro non sono liberi di rivolgere attenzione alle cose passate e,quand'anche fosse consentito, il ricordo di una cosa degna di pentimento è spiacevole.
Pertanto, malvolentieri, riconducono l'animo verso i tempi impiegati male e non osano esaminare cose, i cui vizi appaiono evidenti nel ricordarli anche quelli che erano nascosti con qualche artificio del piacere presente.
Nessuno se non colui che sottomette tutti gli atti da lui compiuti alla responsabilità della sua anima che mai si inganna, si rivolge volentieri al passato ; chi ha desiderato molte cose con ambizione, ha disprezzato con superbia, si è imposto senza regola né freno, ha ingannato con perfidia, ha sottratto con cupidigia, ha sprecato con leggerezza, ha paura del nostro della sua memoria. Eppure questa è la parte del nostro tempo sacra e inviolabile, al di sopra di tutte le vicende umane, posta al di fuori del regno della fortuna che non turba né la fame, né la paura, né l'assalto delle malattie; essa non può essere turbata né sottratta : il suo possesso è eterno e inviolabile.
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Tra queste è breve ciò che viviamo, il futuro è incerto, il passato sicuro.
Questo è quello su cui la fortuna porta in rovina il suo potere, poiché non può ricondurre in nessuna decisione.
Gli affaccendati perdono proprio questo; infatti coloro non sono liberi di rivolgere attenzione alle cose passate e,quand'anche fosse consentito, il ricordo di una cosa degna di pentimento è spiacevole.
Pertanto, malvolentieri, riconducono l'animo verso i tempi impiegati male e non osano esaminare cose, i cui vizi appaiono evidenti nel ricordarli anche quelli che erano nascosti con qualche artificio del piacere presente.
Nessuno se non colui che sottomette tutti gli atti da lui compiuti alla responsabilità della sua anima che mai si inganna, si rivolge volentieri al passato ; chi ha desiderato molte cose con ambizione, ha disprezzato con superbia, si è imposto senza regola né freno, ha ingannato con perfidia, ha sottratto con cupidigia, ha sprecato con leggerezza, ha paura del nostro della sua memoria. Eppure questa è la parte del nostro tempo sacra e inviolabile, al di sopra di tutte le vicende umane, posta al di fuori del regno della fortuna che non turba né la fame, né la paura, né l'assalto delle malattie; essa non può essere turbata né sottratta : il suo possesso è eterno e inviolabile.
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