Il re Numa Pompilio e la ninfa Egeria
Traduzione versione pag. 117 n. 10 del libro Nuovo comprendere e tradurre Volume 3 (1 pagine formato doc)
Numa Pompilio, del quale è
evidente che nessuno dei re dei romani fu più famoso, si servì
dell'astuzia per contenere i costumi sfrenati dei cittadini e
restituire il rispetto verso gli dei.
.
Presso la roccaforte di Arcia
non molto lontana dalla città di Roma, c'era un bosco sacro
a Diana e li ci fu una volta una spelonca e una fonte d'acqua
fredda. In quel luogo Numa si dirigeva nella notte e, allontanati
tutti, entrava nella caverna e perdeva tempo di proposito, intanto
essendo stati assaliti dalla paura e dalla venerazione, tutti quelli
che aspettavano il re. Uscendo da quel luogo Numa fingeva riguardo la
situazione della repubblica che aveva amministrato con la Ninfa
Egeria e le Camene, alle quali il re aveva consacrato quello stesso
luogo..