Tito Livio, il ritratto di Annibale: testo e traduzione

Traduzione del brano di Tito Livio: il ritratto di Annibale - Ab Urbe Condita XXI – 4 (2 pagine formato doc)

Appunto di mielinda

TITO LIVIO, IL RITRATTO DI ANNIBALE: TESTO E TRADUZIONE

Il Ritratto di Annibale.

Tito Livio, Ab Urbe Condita XXI – 4. Missus Hannibal in Hispaniam primo statim adventu omnem exercitum in se convertit;
Annibale, inviato in Spagna, subito appena arrivato attirò su di sé l’attenzione di tutto l’esercito; Hamilcarem iuvenem redditum (esse)  sibi veteres milites credere; [2] i veterani credettero che fosse stato loro restituito Amilcare da giovane; eundem vigorem in voltu vimque in oculis, habitum oris lineamentaque intueri. Osservavano lo stesso vigore nel volto e la forza negli occhi, l’espressione e i lineamenti del volto.
Dein brevi effecit ut pater in se minimum momentum ad favorem conciliandum esset. Poi in breve (tempo) fece in modo che il padre (=la somiglianza col padre) fosse di per sé un elemento assolutamente marginale per conciliarsi il favore (dei soldati);

Tito Livio, i baccanali romani: testo e traduzione

IL RITRATTO DI ANNIBALE SECONDO TITO LIVIO

Numaquam ingenium idem ad res diversissimas, (ad) parendum atque imperandum, habilius fuit. [3] mai un medesimo carattere fu più abile in cose diversissime, nell’ubbidire e nel comandare. Itaque haud facile discernes utrum imperatori an exercitui carior esset; Perciò non si sarebbe potuto distinguere facilmente se fosse più caro al comandante (Asdrubale) o all’esercito.
neque Hasdrubal alium quemquam praeficere malle ubi quid fortiter ac strenue agendum esset, [4] e Asdrubale non preferiva mettere a capo qualcun altro, quando era da compiere un qualche atto di forza e coraggio, neque milites alio duce plus confidere aut audere.
né i soldati sotto la guida di un altro comandante obbedivano o confidavano di più.
Plurimum audaciae ad pericula capessenda, plurimum consilii inter ipsa pericula erat.
[5] aveva massima audacia nell’affrontare i pericoli, e massima prudenza (saggezza) tra i pericoli stessi; Nullo labore aut corpus fatigari aut animus vinci poterat. nessuna fatica poteva affaticare il corpo o  vincere l’animo; Caloris ac frigoris patientia par; [6] era a lui pari sopportazione del caldo e del freddo;
cibi potionisque desiderio naturali, non voluptate  modus finitus (erat); lil senso della misura nel mangiare e nel bere era regolato secondo le esigenze naturali e non secondo il piacere; vigiliarum somnique nec die nec nocte discriminata (erant ei) tempora; i tempi di veglia e di sonno non (erano per lui) distinti né di giorno né di notte (ma dalla semplice disponibilità di tempo); id quod gerendis rebus superesset quieti datum (erat); [7] era dato al riposo ciò che rimaneva libero dalle sue occupazioni; ea neque molli strato neque silentio accersita (erat); esso non era procurato né da un morbido giaciglio né dal silenzio, multi saepe conspexerunt (eum) iacentem humi inter custodias stationesque militum opertum sagulo militari.