TARQUINIO IL SUPERBO E GLI ALTI PAPAVERI ( DA LIVIO)
traduzione precisa e letterale della versione tarquinio il superbo e gli alti papaveri, di livio, con testo latino a fronte, tratta dal libro VERSIONI LATINE PER IL BIENNIO, BOMPIANI PER LA SCUOLA (1 pagine formato doc)
VERSIONI LATINE PER IL BIENNIO VERSIONI LATINE PER IL BIENNIO BOMPIANI PER LA SCUOLA SEZIONE 8 - TARQUINIO IL SUPERBO E GLI ALTI PAPAVERI (DA LIVIO) Tarquinius superbius gabios, propinquam urbem, nequiquam vi adortus, cum obsidendi quoque urbem spes adempta esset, postremo fraude ac dolo adgressus est.
Nam cum rex, posito bello,urbanis operibus intentum se esse simularet, sextus filius eius transfugit ex composito gabios, patris in se saevitiam intollerabilem conquerens. Benigne ab gabinis exceptus est. Iaque cum sensim ad rebellandum primores gabinorum incitaret et ipse cum promptissimis iuvenum praedatur egredentur, ad ultimum dux belli electus est. Apud milites vero tolerando pericula ac labores pariter, praedam magnifice largiendo tanta caritate fuit ut gabinis potentissimus esset. Tum ex suis unum ad sciscitandum romam ad tarquinium misit, quidam pater se facere cuperet. Huic nuntio rex nihil voce respondit sed, velut deliberabundus, in hortum aedium transiti, sequente nuntio filii; ibi inambulans tacitus summa papaverum capita baculo decussit. Interrogando expectandoque responsum nuntius fessus rediit gabios, narravit quae ipse dixisset quaeque vidisset sed affirmavit regem nullam vocem emisisse. Sextus comprehendit quid pater in animo haberet. Tum e primoribus civitatis alios criminando apud populum interemit, alios in exilium egit. Denique gabina civitas, orba consilio auxilioque primorum, regi romano sine ulla dimicatione in manum tradita est TRADUZIONE Tarquinio il superbo, avendo assalito invano con la forza gabi, citta vicina, essendogli stata tolta la speranza persino di assediare la città, la attaccò infine con la forza e l'inganno. Infatti, mentre il re, abbandonata la guerra, fingeva di essere intento ad opere urbane, suo figlio sesto passo, come d'accordo dalla parte di gabi, lamentandosi dell'intollerabile crudeltà del padre nei suoi confronti. Fu accolto con benevolenza dagli abitanti di gabi. Perciò, incitando a poco a poco i più insigni tra i garbini alla ribellione ed uscendo egli stesso a saccheggiare con i più energici tra i giovani, infine fu eletto comandante della guerra. In realtà, presso i soldati, tollerando in misura pari a loro pericoli e fatiche, elargendo generosamente il bottino fu di tanto amore da essere potentissimo a gabi. Allora mandò uno dei suoi ad informarsi a roma da Tarquinio su che cosa mai il padre desiderava che egli facesse. A questo messaggio il re non rispose nulla a voce ma, come assorto, passò nel giardino della casa, seguendolo il messaggero del figlio, lì , passeggiando in silenzio taglio col pastone le teste più alte dei papaveri. Ponendo domande ed aspettando la risposta, il messaggero tornò stanco a gabi, raccontò quali cose egli stesso aveva detto e quali aveva visto, ma affermò che il re non aveva detto nessuna parola. Sesto comprese che cosa aveva in animo il padre. Allora uccise alcuni tra i più insigni della città accusandoli davanti al popolo, e ne mandò altri in esilio. Infine la c